Concorso “I giovani, nuovi testimoni della memoria”

La classe 5B del nostro Liceo premiata a Palazzo Ferro-Fini

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da Segreteria

del giovedì, 29 giugno 2023
Il giorno 18 maggio 2023, presso la sede del Consiglio regionale del Veneto, Palazzo Ferro-Fini a Venezia, si è svolta la cerimonia di premiazione del Concorso “I giovani, nuovi testimoni della memoria” promosso dal Consiglio Regionale del Veneto in collaborazione con l’Ufficio Scolastico Regionale in applicazione della Legge n. della legge n 5/2020 “Iniziative per il Giorno della Memoria, la consapevolezza della Shoà, il contrasto all’antisemitismo con la promozione della conoscenza della cultura ebraica”.
Il tema proposto nel bando per questa seconda edizione era: “Perdonerai quel luogo per quei cinquanta Giusti che vi si trovano?” (Gen. 18, 23-24): la lezione dei Giusti e le storie conosciute o meno conosciute dei Giusti nel Veneto”.
La classe 5B del Liceo Artistico “Bruno Munari” di Vittorio Veneto, seguita dalla prof.ssa Luisa Botteon si è classificata terza, con un premio di 1000 Euro, per l’elaborato poetico “La ballata del dottor Vascellari – un giusto dimenticato”.
Il premio è stato consegnato agli studenti e al Dirigente del “Munari” dalla rappresentante dell’Ufficio Scolastico Regionale, dott.ssa Mirella Nappa nella prestigiosa sala di Palazzo Ferro-Fini dove si riunisce il Consiglio regionale.
Questa la motivazione del premio:
“L’elaborato, premiato come terzo classificato, rievoca in forma di ballata la storia del primario del Reparto di Medicina dell’ospedale Civile, il dottor Giuseppe Vascellari, che salvò da sicura deportazione e morte ad Auschwitz le sorelle ebree Amina, Regina e Sara Valenzini, di 75, 85 e 88 anni, rimaste nel ghetto di Ceneda, Vittorio Veneto. Il medico le ricoverò come pazienti nel reparto infettivi dell’Ospedale della Confraternita dei battuti, dove stettero protette dal 1943 fino alla Liberazione, nel 1945.
Alla straordinaria figura di questo Giusto non riconosciuto, il comune di Vittorio Veneto ha dedicato una targa commemorativa nella sala conferenze della Torre dell’Orologio a Serravalle.
Colpisce la forza, l’originalità e la delicatezza della ballata dedicata dagli studenti del liceo Munari alla nobile figura di Vascellari, che spese con i fascisti la propria autorevolezza a tutela di tre donne anziane ed indifese per le quali già era scattato l’ordine d’internamento.
Il componimento poetico in versi liberi è a cinque voci: quella del medico, quella del cinico soldato che si insinua nell’ospedale ma poi desiste temendo il contagio e quelle delle tre fragili sorelle.
Nelle parole fatte pronunciare al dottor Vascellari – Ci hanno visto coraggio nella mia vita di dottore / forse perché ho salvato tre vite / che non chiedevano cura, / ma la malattia stava fuori, / nell’animo di chi le cercava. / Non era né coraggio né virtù, / solo umanità / e non mi ha fermato la paura. – sta tutto il senso del Giusto: colui che per semplice umanità sa opporsi al male – la malattia stava fuori – e non si arresta temendo per sé ed i propri cari. Il Giusto che insegna alle generazioni come sia sempre possibile rimanere fedeli a se stessi e dire di no.”
    

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